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Paulus, Friedrich von.

Feldmaresciallo tedesco. Sottotenente durante la prima guerra mondiale, entrò, in seguito, a far parte del gruppo di ufficiali scelti della Reichswehr, base costitutiva della Wehrmacht hitleriana. Ufficiale di Stato Maggiore, nel 1939 fu promosso brigadiere generale e partecipò alla campagna di Polonia, a capo della decima armata. Nel 1942 assunse il comando della sesta armata sul fronte Occidentale. Dopo la firma dell'armistizio con la Francia, fu distaccato presso il quartier generale come Oberquartiermaster e capo di Stato Maggiore delle truppe corazzate. Nel 1942 assunse il comando della sesta armata del fronte orientale, con l'ordine di avanzare su Stalingrado, la città-chiave sul Volga. Stalingrado non aveva difese naturali e sembrava che l'impeto dell'avanzata tedesca fosse in grado di travolgerla senza difficoltà. Tuttavia, i Russi riuscirono nell'intento di fiaccare la resistenza e le risorse belliche dell'esercito nemico. Fallita l'offensiva, la sesta armata, composta da 300.000 uomini, costretta dagli ordini di Hitler a non retrocedere, fu circondata dalle forze sovietiche. Il 2 febbraio 1943, P. (il quale, nel frattempo, era stato promosso feldmaresciallo), compresa l'inutilità del tentativo di contrastare i Russi, prese l'iniziativa personale di chiedere la resa. Messosi ormai in opposizione a Hitler e fatto prigioniero in Unione Sovietica, nel 1944, P. organizzò movimenti antinazisti tra i prigionieri e lanciò appelli radiofonici al popolo tedesco, affinché si verificassero sollevazioni contro il regime. Rimesso in libertà nel 1950, P. si stabilì nella Repubblica Democratica Tedesca (Breitenau, Assia 1890 - Dresda 1957).